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EFFICACIA POLITICHE DI CONTROLLO DEL FUMO PASSIVO
Pubblicati su Lancet Oncology i risultati di una ricerca effettuata da un panel di scienziati internazionali



Un “panel” internazionale di scienziati ha sancito ufficialmente e in modo molto netto l’utilità delle politiche di protezione dal fumo passivo e la necessità di svilupparle come prescritto dalla convenzione internazionale sul controllo del tabacco dell’OMS (Framework Convention on Tobacco Control), sottolineando altresì l’impegno di sostenere queste politiche anche nei paesi più deboli (rispetto alle multinazionali del tabacco e al loro tentativo di bloccare le leggi antifumo) come gli stati a basso e a medio reddito. L’Italia ha, peraltro, ratificato la convenzione solo quest’anno. Nel panel di scienziati anche un italiano, Giovanni Invernizzi, membro della Tobacco Control Unit della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano e della Società Italiana di Medicina Generale, chiamato a far parte del gruppo di esperti internazionali a cui l’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione ha chiesto di redigere una serie di Special Reports, pubblicati in esclusiva online e presentati nel numero di luglio di Lancet Oncology, dedicato al tumore del polmone, che sarà presentato alla International Lung Cancer Conference di Liverpool, 9-20 luglio p.v. L’INT da tempo è impegnato nella ricerca sull’inquinamento indoor e outdoor da fumo di sigaretta, impegno testimoniato da diverse importanti ricerche che hanno dimostrato la necessità di proteggere la popolazione dall’esposizione a questo inquinante nelle diverse situazioni (ristoranti, treni, ambienti confinati, “canyon” urbani come le aree pedonali dei centri storici) e la collaborazione di Giovanni Invernizzi con lo IARC rappresenta un importante riconoscimento alla qualità della ricerca italiana. “Le leggi che tutelano la popolazione dall’esposizione al fumo passivo – ha commentato Giovanni Invernizzi - si sono dimostrate in grado di ridurre le malattie cardiache dovute al fumo passivo, di diminuire la prevalenza del fumo tra gli adulti, e di abbassare notevolmente l’esposizione di adulti e bambini al fumo passivo. Inoltre tali politiche non hanno influenzato negativamente le attività commerciali di bar e ristoranti. Grazie alle leggi sul fumo passivo ci si attende anche una riduzione del numero dei casi di tumore del polmone, sebbene dati più solidi al riguardo saranno disponibili solo tra qualche anno. Per informazioni: Dr. Giovanni Invernizzi, Tobacco Control Unit, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano-SIMG Società Italiana di Medicina Generale, ginverni@clavis.it



01/07/2008

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